Uochi Toki - Idioti (CD)

12.90

01. Ecce robot
02. Al azif
03. Perifrastica
04. Umami
05. Tavolando il pattino con Antonio Falco
06. Sberloni
07. La prima posizione della nostra classifica
08. Venti centesimi di tappi per le orecchie
09. Tigre contro tigre
10. La recensione di questo disco
11. La lingua degli antichi

La Tempesta Dischi (LTD-054)

Con questo disco gettiamo le basi per una necessaria metamorfosi, infatti lo schema classico dell'uscita del disco a cui seguono promozione, concerti, eventi, novità eccetera, è stato funzionale fino ad ora, ma ha cominciato a diventare limitante dal momento in cui abbiamo iniziato a produrre pensieri che non esaurirebbero la loro funzionalità all'esaurirsi dell'attenzione per l'uscita di un disco.
Qualcuno, dopo aver ascoltato il nostro precedente lavoro, espresse il desiderio di sentirci irrompere su territori non nostri e per questo motivo abbiamo deciso di fare questo disco pensando a come sarebbe stato fare un disco pop.
Così abbiamo subito inteso Idioti come un vero e proprio disco pop.
Detto fatto abbiamo iniziato documentandoci, ascoltando un sacco di tipologie diverse di musica pop, dalle grandi produzioni algoritmiche e impeccabili ai casi estremi di youtube, fino al retro pop. Siamo andati alle feste più ammiccanti cercando di carpire i segreti dei playback più indovinati, dei karaoke più massacranti.
Abbiamo letto i contenuti dei siti pop-indie-alternativi più annacquati, dai report alle recensioni.
Siamo stati giorni e giorni su facebook per determinare il principio e la fine dell'hype, le tendenze, cosa vogliono le ragazzine, a quali parole chiave reagiscono e come i modi di dire introdotti dai tormentoni si ripercuotano sul linguaggio parlato. Siamo arrivati a vestirci come degli hipster e andare a ballare l'electro, la trash, la dubstep zarra.
È stato un lavoro di documentazione (sia musicale che testuale) molto lungo, intenso e faticoso.
Ma la parte difficile è venuta dopo.
Mentre cercavamo di far quadrare il materiale derivante dalle incursioni pop con quello che avevamo raccolto dagli scritti di Fibonacci, dal dizionario alchemico di Paracelso e dagli scritti dei post-strutturalisti, Rico ebbe una idea e in una settimana creò il macchinario definitivo.

DESCRIZIONE

Si tratta di un commutatore in grado di riconoscere e codificare i concetti e le idee all'interno di discorsi o dialoghi registrati in files .wav e che permette poi di trasformare queste idee in strutture di forma semi astratta (volendo anche in segnali midi) dalle quali si può partire per creare la struttura di un brano, un plug-in, un suono, un progetto grafico o lo schema di montaggio di un video. Addirittura potenziando questo macchinario si possono creare strutture di edifici, strade, oggetti e ulteriori macchinari.
E il tutto partendo semplicemente dalle discussioni che si possono avere dal panettiere, in un locale affollato, su di una panchina al freddo o in macchina guidando mentre si va o si torna da un concerto.
Dopo questa innovativa scoperta abbiamo cominciato a registrare tutti i nostri discorsi per tramutarli in strutture musicali.
Purtroppo tutto il lavoro di documentazione pop fatto in precedenza non collimava con le strutture delle basi dato che, anche la registrazione del più banale dei nostri dialoghi con la più sbrigativa delle cassiere del Pennymarket è infarcita di bordate sulle teorie economiche, e anche parlando con il dipendente Anas che ci bestemmia dietro mentre cambiamo un pneumatico in autostrada riusciamo a incastonare un endecasillabo falecio.
L'unica cosa che, nel materiale preparatorio per il disco, superava decisamente i contenuti alti e le riflessioni più imprendibili, era la Gag.
Il macchinario commutatore ha percepito questa propensione ed ha commutato di conseguenza, generando strutture e soluzioni pirla per suoni decisamente oscuri.
E dunque queste sono state le linee guida del disco che vi accingete ad mettere in play.
Per un ascolto immersivo consigliamo di utilizzare un impianto hi-fi dotato di subwoofer in ambiente chiuso a luci soffuse. Nel caso invece di un ascolto più rapido e distaccato consigliamo di evitare gli auricolari o le casse di un laptop in quanto assolutamente insufficienti nella resa della fisicità delle frequenze basse delle quali questo nostro disco (come anche quello precedente) è ricco.
Tuttavia nel caso non aveste modo o voglia di trovare altre soluzioni di ascolto, potete sempre risolverla dicendo che il nostro suono non è molto differente da un sacco di musica elettronica che avete ascoltato dal vostro lettore mp3 o computer.
In conclusione vi consigliamo di completare ulteriormente l'ascolto di Idioti seguendo una nostra esibizione dal vivo, dato che, anche per la fase live c'è stato un impegno nella produzione e nella scelta dei suoni forse ancora più articolata e meticolosa rispetto al disco.